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Social Network: tanti linguaggi diversi

I linguaggi dei Social Network

“Quali Social dobbiamo usare?” è una domanda molto frequente che i clienti ci fanno. La risposta è “dipende”. Dipende dalle caratteristiche dell’azienda, dal target (o i target) al quali si rivolge, dagli obiettivi, dalla capacità produttiva di contenuti, dal budget destinato alle piattaforme Social, solo per iniziare.

“E quale linguaggio dobbiamo usare?”. Ancora una volta dipende. Non solo dagli obiettivi ma anche dal target e dalla piattaforma.

Facciamo una panoramica

E’ piuttosto complesso esaurire l’argomento in un articolo ma possiamo provare a fissare alcuni punti fermi che ci aiuteranno ad orientarci nel vasto mondo dei Social Media. In questo articolo parleremo di quelli per noi più familiari ed i più utilizzati.

#Twitter

Spesso ritenuto un social obsoleto e superato, Twitter è in realtà ancora oggi uno strumento strategico per le aziende. Sfruttando il Real Time Marketing, questo social può porre l’attenzione su Brand e Contenuti attraverso cinguettii legati proprio alle tendenze giornaliere. Devo usare gli Hashtag? Gli hashtag sono forse nati proprio con Twitter e sono fondamentali in questo contesto per porre il proprio contenuto all’attenzione di chi è interessato al tema trattato. Attenzione alla forma. Twitter è il social dei messaggi brevi e semplici con un limite di caratteri (passati nel tempo da 140 a 280) che lo rendono una piattaforma veloce di botta e risposta. Particolarmente indicata per personaggi pubblici, aziende di rilevanza nazionale e internazionale, organismi, associazioni ecc. Immagini e video consigliabili ma non strettamente necessari.

#Instagram

Una piattaforma formidabile per rendere popolare un Brand. Molto amata dai giovanissimi ma non solo, Instagram è il Social delle immagini e dell’emozione, non a caso limita la possibilità di condividere contenuti non originali e focalizza l’attenzione totalmente sull’immagine.

Instagram richiede contenuti personali oltre che originali, con un taglio accattivante e non eccessivamente professionale, capace di parlare alla parte meno razionale degli utenti. Se gestisci un account aziendale attenzione a pubblicare anche immagini del team di lavoro, dell’ufficio, di momenti di vita reale permettendo agli utenti di entrare in sintonia con l’azienda rendendo più facile percepire l’umanità di un certo brand.

Le Stories e i Reel sono un linguaggio nel linguaggio. Attraverso brevi video o foto che si autoeliminano dopo 24 ore hai la possibilità di raccontare in modo ancora più reale l’aspetto personale della tua azienda.

E gli Hashtag? Su Instagram l’utilizzo degli hashtag è uno strumento importantissimo per il corretto posizionamento dei contenuti e quindi di una strategia di crescita organica mirata. Puoi utilizzare quelli di tendenza mixandoli strategicamente con quelli inerenti il tuo ambito professionale o, nello specifico, relativi al tipo di contenuto che stai pubblicando. Attenzione ad individuare hashtag commisurati alla popolarità del tuo account.

#LinkedIn

E’ il social professionale per eccellenza, nato per facilitare l’interazione e il networking fra professionisti. Il linguaggio è professionale, sobrio, essenziale, diretto. Anche le immagini e i video seguono questa direzione ricercando contenuti professionali e coerenti con una piattaforma che non è dedicata a chi vuole mostrare cosa fa nel tempo libero o vuole esprimere pareri personali su temi non attinenti al mondo professionale. LinkedIn mette in evidenza le Competenze prima dei dati personali e i contenuti sono destinati a generare valore per la rete in modo da creare interazioni profittevoli. Gli hashtag devono essere pochissimi (concorrono alla creazione dell’url del tuo contenuto) e stettamente connessi all’argomento trattato.

#Facebook

Ancora oggi leader delle piattaforme Social ma tutt’altro che incontrastato. La sua importanza nella strategia marketing è legata principalmente alla possibilità di fare Advertising in modo mirato e a costi accessibili anche a piccole realtà imprenditoriali. E’ inoltre il luogo dei gruppi all’interno dei quali, attraverso una corretta strategia di moderazione e proposta di contenuti in target, è possibile coinvolgere una potenziale clientela interessata ai prodotti e ai servizi proposti.

Se da un lato l’utilizzo personale di Facebook sta sempre più scadendo rendendo sempre meno variegata la proposta di contenuti originali, genuini e interessanti, dal punto di vista aziendale si propone come un potentissimo motore per orientare il traffico digitale verso le piattaforme di vendita dei prodotti aziendali (interne ed esterne a Facebook).

Proprio per la sua caratteristica di veicolare una mole impressionante di informazioni, Facebook è un social mordi e fuggi al quale l’utente dedica tempo scrollando velocemente il feed. Va quindi utilizzato un linguaggio semplice, in grado di catturare l’attenzione già con le prime parole o, nel caso di un video, con i primi secondi. E’ importante esserci con costanza ma senza spammare contenuti tutti i giorni a tutte le ore del giorno e soprattutto, analizzando i dati, imparando a postare quando i followers (o potenziali tali) sono online. Per le stesse ragioni è essenziale essere riconoscibili pur cambiando spesso format ed evitando di essere banali e ripetitivi (fondamentale l’utilizzo di un Piano Editoriale).

Recentemente anche Facebook ha iniziato ad accogliere l’utilizzo degli hashtag ma attenzione ad utilizzarne uno o due al massimo perfettamente coerenti con il centenuto proposto.

Conclusioni

I Social Network sono senza dubbio uno strumento irrinunciabile per promuovere la propria attività sul web. E’ tuttavia necessario fare un’analisi approfondita su quali piattaforme ha senso utilizzare. Quello che pubblicate, il modo in cui lo fate, il vostro tono di voce, saranno l’espressione della vostra attività contribuendo a rafforzare o, al contrario a danneggiare, la vostra brand reputation.

Rebecca de Conciliis

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