Porta chiarezza alla sua conduzione e alla sua organizzazione produttiva: chi è responsabile delle diverse aree produttive o di staff, quali collaboratori ne fanno parte.

Riorganizza le aree produttive, definisci le procedure per i necessari interscambi informativi tra loro e per le riunioni di vertice.

Supportali nel minimizzare le sovrastrutture personali che limitano il confronto costruttivo.

Fai corrispondere la comunicazione interna ed esterna alla realtà aziendale.

Rispetta i tuoi consoci e le loro opinioni, sii chiaro nell’esprimere la tua, non temere il confronto, soprattutto se i tuoi soci sono anche parenti, e lavora per una comproprietà armonica.

Metti con umiltà la tua esperienza al servizio di chi hai sempre visto come un figlio o una figlia e, invece, ha le qualità e le competenze per condurre l’azienda o comunque assumerne importanti responsabilità.

Lavora sulla consapevolezza del tuo effettivo valore, affrancandoti da condizionamenti che a volte continuano a toglierti energia e capacità di decidere.

Trova nella coerenza tra pensiero e azione e nell’assunzione della piena responsabilità dei tuoi comportamenti verso gli altri quel senso di libertà e amore verso te che è alla base di una vita professionale e privata ricca di soddisfazioni.

Cercala nell’equilibrio tra le tue grandi risorse: la mente, che ascolti sempre e a volte mente, il corpo, che ascolti poco e non mente mai e la parte più profonda e più importante per te, il tuo centro, il tuo nucleo energetico: c’è chi la chiama anima.